LA PUBALGIA: ALCUNI SEMPLICI ESERCIZI DA FARE A CASA

Nella nostra SESTA RUBRICA vi illustreremo 5 esercizi per cercare di risolvere o, quantomeno alleviare, i sintomi della “PUBALAGIA”.

La PUBALGIA è una patologia molto complessa. Le sue manifestazioni cliniche sono molteplici. Questo è dovuto al fatto che le strutture interessante di questa “infiammazione” sono, per la maggior parte dei casi, più di una.

Possiamo però identificare come zone maggiormente interessante dalla sintomatologia algica la zona INGUINALE E ADDOMINALE BASSA. Il dolore potrà essere monolaterale o bilaterale.

Gli esercizi proposti in questa rubrica saranno indicati nei casi in cui la Pubalgia non presenti limitazioni e dolore importanti. In questo caso è consigliato rivolgersi al Fisioterapista, che imposterà un programma riabilitativo atto alla riduzione del dolore e al miglioramento della postura.

Es. 1 “STRETCHING ILEO-PSOAS”

Portare un piede in avanti, lasciando l’altro piede steso all’indietro. La tibia deve essere perpendicolare al pavimento, così che il peso vada a gravare su tutto il piede e non solo sulla punta.

Le mani possono essere in appoggio sul ginocchio o essere poggiate per terra. L’importante è mantenere la schiena diritta. Cerca di spingere piano piano il bacino verso il basso, fino a quando non si avverte una leggera tensione proprio nella zona dell’inguine. Mantieni la posizione per 30 secondi e poi cambia gamba. Ripeti l’esercizio per 5 volte.

Es. 2 “STRETCHING DEGLI ADDUTTORI”

Posizionati seduto di fronte ad una parete. Distendi ora la schiena sul terreno, distendendo le gambe verso l’alto. Da questa posizione, con l’aiuto delle braccia, porta i glutei e le gambe a pieno contatto con la parete. Adesso, mantenendo il contatto con la parete sempre costante ed uniforme, divarica lentamente le gambe cercando di portare i talloni verso il terreno, fino a percepire la tensione nella porzione interna della coscia. Mantieni la posizione per almeno 10 MINUTI.

Anche in questo caso, più i nostri talloni sono vicini al terreno, più ciò è sinonimo di elasticità.

Es.3 “STRETCHING ISCHIO.CRURALI”

Sdraiati con schiena a terra e gambe a parete. Posizionati vicino alla parete con i glutei.

Controlla che l’osso sacro sia appoggiato a terra in modo passivo, non forzato, e non sollevato, eventualmente allontanati un po’dalla parete

Auto allunga il capo, e se non riesci ad allineare la testa al busto posiziona un cuscinetto dietro la nuca.

Allinea le gambe al busto e distendile bene verso l’alto, tenendole unite e appoggiate a parete.

Metti il piede a martello, flettendo la caviglia verso di te. Respira utilizzando il diaframma. Mantieni questa posizione per almeno 15 minuti.

Es. 4 “RINFORZO DEL “CORE”

Tieni i gomiti perpendicolari alle spalle (non tenere le braccia troppo distanti o troppo vicine)

Mantieni la testa e il collo dritti, senza allungarli, piegarli o tenerli ciondolanti.

Rimani con le gambe tese quando sei in posizione non piegare le ginocchia.

Contrai i glutei per mantenere in equilibrio i fianchi.

Evita quindi di inclinare i fianchi di lato o di tenere troppo alti i glutei.

Mantieni tutti i tuoi addominali in contrazione (spingi l’ombelico verso il soffitto) per sostenere la colonna

Non far cadere il bacino verso terra inarcando la schiena.

Non incurvare le spalle, cerca di tenere giù le scapole e aprire il torace.

Es. 5 “STRETCHING ADDOMINALI”

Sdraiati con lo stomaco rivolto verso il pavimento, i palmi delle mani appoggiati a livello del torace, le gambe tese dietro di te con le dita dei piedi puntate lontano dal tuo corpo. Solleva le mani sollevando il busto il più in alto possibile senza sollevare il bacino dal pavimento e con lo sguardo rivolto al soffitto. Tienilo schiacciato sul pavimento, quindi abbassati di nuovo.


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SINDROME DEL PIRIFORME: 4 SEMPLICI ESERCIZI DA FARE A CASA

Nella nostra Quinta Rubrica vi illustreremo 4 semplicissimi esercizi da effettuare a casa per sconfiggere quella che viene comunemente chiamata “SINDROME DEL PIRIFORME”. E’ una patologia che spesso si associa o presenta gli stessi sintomi di una LOMBOSCIATALGIA. Questo per la netta connessione anatomica del Muscolo Piriforme ed il Nervo Sciatico. Gli esercizi che vi consigliamo di fare sono ottimali e possono portare ad una completa regressione dei sintomi. Quando alla contrattura del muscolo sarà però associata anche una lieve o grave infiammazione andrebbe effettuata una terapia antalgica e/o antinfiammatoria di natura Fisioterapica (Tecarterapia, Laserterapia, Onde d’urto) o farmacologica (FANS, decontratturanti).

Nei casi più importanti quindi si consiglia di rivolgersi, nel breve tempo possibile, al proprio Fisioterapista o ad un Medico Specialista.

Es.1 ”STRETCHING”

Questa posizione si fa sdraiandosi con la schiena a terra, mettendo un piede sopra al ginocchio della gamba opposta e piegando quest’ultima verso il petto. Più la porti verso il petto e più lo stretching per il piriforme è intenso. In questa posizione il ginocchio che si apre esternamente viene messo sotto sforzo, perciò è importante mantenere attivo il piede per tutta l’esecuzione dell’esercizio per mettere al sicuro l’articolazione del ginocchio. Mantieni l’allungamento per 30 sec, rilascia. Fai questo per 5 volte.

Es.2 “STRETCHING”

Prendete il tappetino e sedetevi sopra, con le gambe allungate. Flettere la gamba interessata dal problema al piriforme e portarla oltre in ginocchio controlaterale. Con il braccio spingere la coscia verso l’esterno. Mantenete la posizione per 30 secondi e ripetete l’esercizio con l’altra gamba. Fare questo per 5 volte.

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Es.3 “STRETCHING”

Questo è l’esercizio per fare stretching piriforme da seduto, vi occorre una sedia. Prendete il piede della gamba interessata dalla contrattura e mettetelo sopra la coscia sinistra e fate pressione con la mano sulla gamba che state allungando. Mantenete questa posizione per circa 30 secondi. Ripetete l’esercizio per 5 volte.

Es.4 “AUTOMASSAGGIO”

Mettetevi supini e appoggiatevi sulle mani. La pallina deve essere messa a contatto con il piriforme. Dovete esercitare una pressione crescente ma allo stesso tempo moderata così da fare rotazioni a contatto con la pallina. Per sorreggere il corpo invece, aiutati con le braccia. Non appoggiare la pallina su anche e femore.

INFINE CONSIGLIAMO SEMPRE DI ESEGUIRE UN ALLUNGAMENTO DI TUTTA LA CATENA MUSCOLARE POSTERIORE SECONDO LA METODICA “MEZIERES”. MANTENERE QUESTA POSTURA PER CIRCA 15 MINUTI.

Stretching Allungamento globale decompensato: come farlo in modo ...

N.B. CONSIGLIAMO DI ESEGUIRE I SEGUENTI ESERCIZI ALMENO PER 3 VOLTE LA SETTIMANA E DI INTERROMPERNE L’ESECUZIONE NEL CASO LA SINTOMATOLOGIA DOVESSE AGGRAVARSI.

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LA FASCITE PLANTARE: ALCUNI ESERCIZI DA FARE A CASA

La “Fascite Plantare” è una infiammazione, che porta ad una fibrotizzazione e indurimento della fascia che collega il calcagno con le teste dei metatarsi. È una patologia molto comune sia per chi pratica Running, o sport in cui è prevalente la corsa, sia nella popolazione che non pratica alcuno sport.

Nella nostra Quarta Rubrica abbiamo preparato questa guida per poter aiutare i nostri pazienti ad uscire da questa patologia, e trovare un pò di sollievo. Tali esercizi, logicamente, vanno intesi come un trattamento semplice al quale andranno associate quanto prima cure di fisioterapia.

Gli esercizi descritti vanno eseguiti costantemente per almeno 30 giorni, 2 volte al dì, senza mai DIMENTICARSI di praticarli. La costanza è appunto un fattore determinante e anzi rappresenta la vera cura, in quanto parliamo di una patologia davvero molto ostica da curare.

Es.1 “Massaggio plantare con PALLINA da Tennis” e “bottiglietta d’acqua ghiacciata”

Metti la pallina sotto il piede e aumenta la pressione nelle zone più sensibili per 60 secondi, evitando la parte dove ti fa maggiormente male.  Ripeti l’esercizio 4/5 volte.

Dopo aver usato la pallina, praticare il massaggio lungo tutta la fascia plantare con una bottiglietta di acqua ghiacciata.

Es. 2. “Rinforza il muscolo dello stinco”

Se questo muscolo è forte si riduce la pressione sul polpaccio e sulla pianta del piede. Tira una banda elastica di resistenza davanti a te usando le dita del tuo piede. Fletti il piede, mantieni la posizione e rilascia il piede. Fai l’esercizio seguente per 2 volte al giorno (45 secondi)

Es.3 “Fai lo stretching del piede regolarmente”

E’ importante tenerlo flessibile, anche nel momento in cui ti fa più male. Fai il seguente esercizio di stretching due o tre volte al giorno.

Inginocchiati a terra e poggia le punta delle dita al suolo, sedendoti sui tuoi talloni. Tieni la schiena dritta e verso l’alto. Tieni la posizione per 60 secondi. Ripeti l’esercizio per almeno 5 volte

Es. 4 “Rinforzo della fascia plantare”

Afferrare con le dita del piede un’asciugamani e tenerla ferma per 20 secondi. Lasciare l’asciugamani e ripetere l’esercizio per 5 volte e 2 volte al giorno.

N.B. Dopo aver eseguito gli esercizi elencati, vi consigliamo due pratiche che riteniamo, secondo la nostra esperienza, molto importanti:

  1. STRETCHING  PER MIGLIORARE LA FLESSIBILITÀ DI TUTTA LA CATENA MUSCOLARE POSTERIORE MEDIANTE LA COSIDDETTA POSIZIONE DELLA “PIRAMIDE”
  • UTILIZZO DI UN “TUTORE NOTTURNO” PER MANTENERE IN ALLUNGAMENTO LA FASCIA PLANTARE ANCHE DURANTE IL SONNO

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DOLORE CERVICALE: Alcuni semplici esercizi da fare in casa (meglio se fatti qualche ora dopo il risveglio)

Nella nostra seconda rubrica vi mostreremo 7 esercizi per cercare di risolvere o almeno alleviare i dolori alla cervicale. Tutti gli esercizi dovranno essere effettuati: da seduto su uno sgabello, schiena e testa dritte, i piedi toccano il suolo, le mani sulle cosce. I movimenti dovranno essere effettuati più lentamente possibile.

Esercizio 1:           Flessione dei muscoli laterali del collo

Flettere la testa a destra e a sinistra avvicinando l’orecchio alla spalla per 10 volte.  Spingersi col movimento fino a raggiungere una lieve tensione dalla parte opposta del collo.

Esercizio 2:          Flessione del capo in avanti

Flettere la testa in avanti avvicinando il più possibile il mento al petto. Restare in questa posizione per 10 secondi mantenendo il busto dritto. Ritornare nella posizione di partenza e ripetere l’esercizio per ALMENO 3 volte.

Esercizio 3:           Flessione del collo indietro

Flettere la testa indietro alzando il mento e mantenere la posizione per 10 secondi. Poi ritornare nella posizione iniziale e ripetere l’esercizio per ALMENO 3 volte.

Esercizio 4:           Rotazione

Ruotare la testa a destra e sinistra allineando il mento alla spalla. Mantenere la testa eretta e lo sguardo rivolto in avanti. Eseguire 10 rotazioni.

Esercizio 5:           Allungamento

Spingere il mento in avanti (tenendo la testa ben eretta) per 10 secondi. Ritornare alla posizione di partenza. Ripetere, spingendo il dentro indietro, per altri 10 secondi. Ritornare alla posizione di partenza. Ogni esercizio va ripetuto ALMENO 3 volte

Esercizio 6:           Semi-circonduzioni del capo

Mantenendo la schiena ben dritta, oscillare la testa in avanti da destra a sinistra, e ritorno in senso inverso, per 10 volte.

Esercizio 7:           Circonduzioni del capo

Mantenendo la schiena dritta, eseguire lentamente 5 circonduzioni complete della testa da sinistra verso destra e da destra verso sinistra in modo da compiere un intero giro in senso orario e antiorario. Ripetere 2 volte.

NB: GLI ESERCIZI PROPOSTI SONO INDICATI SOLO PER LIEVI DISTURBI AL TRATTO CERVICALE. PER SOFFERENZE PIU’ IMPORTANTI RIVOLGERSI AL MEDICO O AL PROPRIO FISIOTERAPISTA.

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