La lombocruralgia è una infiammazione che indica un dolore (oppure una sensazione di scossa, affaticamento) localizzata sia a livello lombare, che può irradiarsi sulla gamba proprio a livello dell’area o territorio del nervo crurale, causato generalmente da una lesione o compressione del nervo proprio appena esce dal canale lombare.

I pazienti affetti da lombocruralgia lamentano una sensazione di dolore con entità variabile lungo il decorso del nervo femorale, che ha una rappresentazione sul corpo del paziente che si localizza sia a livello della colonna lombare (lombalgia) sia a livello della porzione antero/laterale della coscia fino ad arrivare anche al ginocchio.

Sintomi
Nei pazienti affetti da questo dolore si riscontrano praticamente sempre delle contratture muscolari a livello dei muscoli paravertebrali della colonna e sopratutto a livello del quadrato dei lombi.
Vista la presenza di una compressione neurologica del nervo crurale (più propriamente detto nervo femorale), è possibile riscontrare una ipotrofia della muscolatura, segno questo che va indagato in maniera approfondita.
La lombocruralgia vera (Quando appunto legata ad una condizione di compressione e intrappolamento di una radice nervosa di l2,l3 o l4) è una patologia che va trattata con molta attenzione in quanto possono verificarsi sindromi dolorose sovrapponibili, con irradiazione e area del dolore identica, per cui affidarsi ad un bravo fisioterapista è chiaramente la scelta ideale, per essere certi di ottenere un corretto inquadramento della patologia.

Come fare diagnosi
Come detto in precedenza è fondamentale una diagnosi corretta e per fortuna il Medico o il fisioterapista in “seconda Battuta”, hanno a disposizione molti test per essere certi di una cruralgia vera piuttosto che di sindromi miofascia.
Purtroppo gli esami specifici non possono dare certezza di diagnosi se presi da soli senza appunto la visita clinica. Succede che appunto un esame catastrofico fornisce una sintomatologia completamente differente rispetto a quella che ci aspetteremo.
Ricordiamo che va sempre valutata l’anca e la sua mobilità, per escludere problematiche anche alla prima articolazione della gamba.
Comunque, per poter fare diagnosi di Cruralgia, si parte sempre da una lastra Rx, che può fornire indicazioni molto interessanti circa lo stato della colonna lombare, la posizione dei dischi, e la presenza di artrosi. La radiografia inoltre fornisce informazioni anche sullo stato delle anche, che se bloccate per un disturbo di artrosi, possono anche loro causare un dolore lombare con contrattura e un dolore che si irradia alla coscia.
Per conoscere lo stato dei dischi intervertebrali sarà possibile eseguire una risonanza magnetica che fornirà invece indicazioni sullo stato dei tessuti molli, e il rapporto tra i dischi e le radici nervose.
Come curare la Cruralgia
Quando una persona viene colpita da un dolore lombare si riscontra una condizione che possiamo distinguere in 2 fasi:
Dolore cruralgia Acuto
Dolore sub acuto Lombocruralgia
Dolore acuto
Quando ci troviamo di fronte ad un dolore acuto, il consiglio per curare la lombocruralgia è quello di mettersi a riposo per circa 5-8 giorni. Tale condizione servirà a superare la fase di massimo dolore in cui è ASSOLUTAMENTE VIETATO eseguire terapie manuali sul distretto lombare. Sono invece consentite manovre a monte o valle della zona in disfunzione.
In questa fase potrebbe essere valido aiuto e consiglio caldamente l’utilizzo di un corsetto lombare. Scopo di questo aiuto è chiaramente limitare il movimento ed evitare che si instaurino compensi che potrebbero peggiorare la situazione.
Il corsetto va indossato durante le faccende domestiche, e durante la stazione eretta. Dopo qualche giorno si ritorna a valutazione e si decide se si può iniziare un trattamento specifico per curare la cruralgia.
In questa fase potrebbe essere utile integrare il riposo con dei farmaci per curare il mal di schiena. Naturalmente la scelta spetta al medico che in base all’anamnesi e alla tipologia di dolore può prescrivere varie tipologie di antinfiammatori.
Dolore Sub acuto
Subito dopo la prima fase, che termina non appena il dolore è diventato compatibile con una attività di movimento (camminare qualche minuto o riuscire a stare in piedi), si passa al trattamento fisioterapico vero e proprio.
Scopo di questa fase sarà combattere l’infiammazione andando ad agire sia sulla componente di compressione a livello del disco sulla radice nervosa, sia ridurre l’edema che provoca sostanzialmente i sintomi di lombocruralgia.
Per agire direttamente sulla radice nervosa è assolutamente di grande aiuto il Laser yag ad alta potenza. Si applica il fascio di luce in corrispondenza della vertebra incriminata e si direziona proprio sulla radice nervosa. Chiaramente è molto importante l’esperienza del fisioterapista che dovrà fare una attenta valutazione del caso. Inoltre è chiaramente importante anche la potenza del laser che deve penetrare e raggiungere il target sul nervo crurale.
In aiuto per combattere il dolore da contrattura muscolare ci sarà l’aiuto della Tecarterapia, una terapia fisica davvero molto utile e utilizzata. Durante l’applicazione di questa terapia, il paziente avvertirà una gradevole e terapeutica sensazione di calore, che appunto favorirà l’allentamento della contrattura.
In questa fase, che ricordiamo avviene subito dopo la fase acuta, si potrà inserire gradatamente, a discrezione del fisioterapista una terapia di mobilizzazione del tratto lombare mediante esercizi respiratori (che agiscono sul diaframma la cui contrattura, può provocare una tensione sulle prime vertebre lombari), e del pompage.
Una volta che i sintomi sono regressi, e migliorata la condizione generale con una riduzione del 50% del dolore iniziale, si potrà cominciare un trattamento di rieducazione posturale globale, che avrà sostanzialmente due scopi:
- Allungare la muscolatura paravertebrale: le posizioni del mezieres permettono un allungamento della catena posteriore e favoriscono quindi un allungamento non solo del tratto vertebrale incriminato, ma anche di tutti i muscoli della colonna
- Ridurre la pressione sul disco compresso
Al termine di ogni seduta di ginnastica posturale consigliamo sempre di associare o della laserterapia o ancora della Tecarterapia.
Sono oramai circa 50 giorni che soffro di cruralgia acuta che non mi consente di dealbulare se non con grave risentimento doloroso che interessa anche la parte muscolare anteriore della coscia..
Mi è stata diagnosticata grave discopatia lombare.
Mi è stato prescritto trattamento di tecarterapia di otto sedute con frequenza di due settimanali.
Sono al secondo trattamento effettuato, ma sinceramente al momento non avverto miglioramenti di rilievo.
Proseguirò con le ulteriori sedute di tecar, ma vorrei poter utilizzare anche degli antidolorifici per alleviare la sofferenza. MA QUALI ANTIDOLORIFICI ? può essere utile aulin ? o toradol e muscoril ?
Sig. Renato buongiorno. Ci contatti ad orari ufficio al numero: +39 081 1811 8244 e chieda di Nello. Le potremmo dare alcuni consigli. Grazie e buona domenica